Le meraviglie architettoniche che il turismo a Lodi può offrire non si limitano soltanto a strutture di tempi antichi di carattere principalmente religioso, ma anche ad edifici moderni opere di architetti di fama mondiale come Michele De Lucchi o Renzo Piano, che hanno saputo offrire alla città un aspetto nuovo ed artisticamente moderno da affiancare alle strutture che incarnano l’antica tradizione del comune. Dal nostro Bed & Breakfast a Lodi è possibile raggiungere tutte queste opere architettoniche in pochi minuti di passeggiata nello splendido centro storico, grazie alla posizione ottimale dell’hotel in una città che concentra tutto il proprio fascino intorno ad un’unica area centrale.
La Banca Popolare di Lodi di Renzo Piano
Progettato da Renzo Piano e sorto nei pressi della stazione ferroviaria, a pochi passi dal centro storico di Lodi e dal nostro B&B, il centro direzionale della Banca Popolare di Lodi è una struttura di grandi dimensioni che rappresenta la costruzione più interessante della città sotto il profilo architettonico tra quelle della seconda metà del Novecento. Si trova su un’ex area dismessa ed è un brillante esempio di riqualificazione urbana. Il complesso si sviluppa su oltre 3000 m2 con un ampio spazio libero al centro e comprende diversi edifici che ospitano – oltre alla Divisione della banca – spazi sociali (come un auditorium coperto in vetro) , negozi e bar. L’edificio principale presenta una facciata di oltre 250 metri di larghezza con pannelli modulari in cotto, che vuole richiamare l’uso dei materiali locali. Lo spazio interno è in parte coperto da una tensostruttura in vetro e cavi d’acciaio, che si estende dall’edificio principale all’auditorium, una struttura circolare con circa 800 posti; al centro è ospitata una fontana in movimento perenne creata dall’artista giapponese Susumu Shingu. Dato il fascino della struttura, l’edificio è stato più volte scelto come ambientazione per alcuni spot pubblicitari e film.
La Biblioteca di Lodi di Michele De Lucchi
La Biblioteca Laudense è un’eccellenza culturale, ospitata nel centro storico di Lodi a poche vie di distanza dal b&b Artincentro. Al suo interno convivono diverse generazioni, grazie a un ricco patrimonio librario che spazia dagli antichi volumi appartenuti ai Padri Filippini fino alle novità editoriali. La sede è il Palazzo di San Filippo, un mirabile esempio di Barocco lombardo, costruito nella seconda metà del Settecento come dimora dei Padri Oratoriani. Il progetto converte il convento in un luogo vivo, un moderno polo culturale dove, oltre alle sale dedicate alla lettura e allo studio, hanno trovato spazio postazioni internet e un caffè letterario. Una vetrata a tutta altezza, ritmata da un telaio in legno di rovere, costituisce il nuovo accesso di via Solferino progettato dall’architetto Michele De Lucchi. L’importante e moderno portale valorizza la facciata dell’edificio ed enfatizza l’entrata in biblioteca, illuminando la via e facendo filtrare luce naturale sull’ampio foyer. Passando da qui, i visitatori possono attraversare l’antico complesso e sbucare in corso Umberto, rendendo lo spazio della Biblioteca un corridoio culturale per arrivare nel centro di Lodi.
Palazzo della Provincia di Lodi
Nel 1998, a tre anni dalla sua istituzione, la Provincia di Lodi ha acquistato gli immobili dell’ex Convento di San Cristoforo e dell’ex Convento di San Domenico, situati in Via Fanfulla, per farne la propria prestigiosa sede e un elemento imperdibile per il turismo della città. Si tratta di edifici di alto valore storico e pregio architettonico che nel tempo hanno subito un grave degrado, dovuto in parte agli utilizzi impropri succedutisi nelle varie epoche storiche. Dopo le soppressioni napoleoniche, i due conventi furono via via utilizzati come infermerie, scuderie, alloggi per truppe e magazzini. Il Convento di San Cristoforo, iniziato nel 1587, si articola su due piani ed ha un cortile colonnato. Le colonne in granito, eleganti nel modulo allungato, poggiano su alto basamento e sostengono arcate a tutto sesto. Gli archi sono sottolineati da esili profili che sono ripresi come elemento marcapiano lungo tutto il perimetro del portico. La parte più antica è quella opposta al lato di ingresso che si presenta completa con un corpo centrale sopraelevato e portico sui lati. Questo spazio riceve luce dalle finestre a oculo poste nella parte alta e una grande porta finestra in testata. Il Convento di San Domenico, la cui fondazione risale agli anni 12541256, fu la sede lodigiana dell’ordine dei Predicatori, detti Domenicani dal nome del loro fondatore, Domenico de Guzman (11751221). Appena entrati nell’edificio, troviamo un portale che immette nello scalone e conserva resti di affreschi. Segue un ambulacro sul quale si apre una serie di porte, probabilmente in origine ingressi alle celle dei frati. Si esce poi nel primo chiostro, che denuncia la sua origine duecentesca. Il secondo chiostro si presenta con gli archi murati, pur essendo ancora in evidenza i tracciati degli archi stessi e le colonne. Nel seminterrato si aprono un altro ambulacro e un vasto ambiente dall’aspetto spettacolare, a volte e con massicci pilastri circolari, di pietra nella parte inferiore e di mattoni nella parte superiore.
I Giardini Barbarossa a Lodi
I Giardini Pubblici Federico Barbarossa, ad una decina di metri di distanza dal nostro B&B, sono collocati nel cuore del centro cittadino, lungo viale IV novembre: occupano l’area che costituisce lo spianamento del fossato in cui sino agli anni trenta del Novecento scorreva la roggia Molina, che fra il 1931 e il 1937 venne canalizzata e coperta grazie al progetto dell’architetto locale Giovanni Attilio Fugazza. Il nucleo originario dei giardini risale però al 1835, anno della visita alla città da parte dell’imperatore Ferdinando I d’Austria. Nel corso del biennio 20082009, la zona è stata oggetto di una profonda riqualificazione, che ha modernizzato l’intera area trasformandola in una delle aree più belle e vitali del centro storico di Lodi, una metà davvero imperdibile durante l’esplorazione della città.