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Ecco una breve introduzione

L’elegante camera ADA

La camera da letto dedicata alla nota scrittrice lodigiana si trova al primo piano ed è dotata di ogni comodità, per garantire un piacevole soggiorno. La stanza ha dei colori chiari ed un pavimento in parquet che le conferisce un aspetto estremamente elegante. Inoltre, la camera è molto luminosa, garantendo la massima privacy agli ospiti di artincentro B&B . Ada è dotata di un ampio e comodo letto matrimoniale per assicurare ai clienti un sonno sereno e rinvigorente. All’interno della camera è presente anche un mini-frigorifero per dissetarsi all’occorrenza. Inoltre, la stanza è dotata di aria condizionata per rinfrescarsi durante le serate più torride. Infine, è presente anche una televisione ed il Wi-Fi è gratuito. Qualora lo si desideri, è possibile anche richiedere il servizio lavanderia – che comporta un extra sulla tariffa rispetto a quanto elencato fino ad ora. Tutte le stanze del B&B Lodi Art in Centro sono provviste di bagno privato.

  • Televisore
  • Aria condizionata
  • WiFi gratuito
  • Mini­Frigo con acqua
  • Se necessario trasferimento dalla stazione al B&B
  • Servizio extra: Servizio lavanderia

La prima stanza di questo B&B Lodi porta il nome di una celebre poetessa lodigiana: Ada Negri, nota scrittrice nonché prima ed unica donna ammessa alla Reale Accademia d’Italia. Ada Negri nacque a Lodi il 3 febbraio 1870 da una famiglia umile. Rimasta orfana di padre alla tenera età di un anno, venne cresciuta dalla nonna e dalla madre e frequentò la Scuola Normale femminile di Lodi, ottenendo il diploma di insegnante, professione che intraprese dal 1887. Questo periodo fu artisticamente molto produttivo: pubblicò delle poesie sulla testata giornalistica Fanfulla di Lodi e compose la raccolta poetica Fatalità. Il volume, uscito nel 1892, segnò l’inizio di una prestigiosa carriera: la fama fu tale che le fu conferito per merito l’incarico di docenza presso l’Istituto superiore Gaetana Agnesi di Milano. Nel 1894 pubblicò una seconda raccolta di poesie, Tempeste, e nel 1896 sposò Giovanni Garlanda, un industriale, da cui ebbe due figlie: Bianca e Vittoria, morta ad un mese dalla nascita. Il matrimonio fu fallimentare e costituì il motivo della sua svolta tematica: mentre nel primo periodo della sua produzione si era focalizzata su temi sociali, da questo istante la sua produzione sarà più introspettiva. Nel 1913 si separò dal marito e si trasferì a Zurigo, dove restò fino al 1915. Nella cittadina svizzera compose diverse opere: in questo periodo scrisse Esilio (pubblicato l’anno seguente) e la raccolta di novelle Le solitarie (che vide le stampe nel 1917). Nel 1919, visse un anno travagliato, perdendo la madre Vittoria e vivendo contemporaneamente una nuova storia d’amore; tali vicende le ispirarono Il libro di Mara. Due anni dopo pubblicò il romanzo autobiografico Stella mattutina che ne consacrò la carriera. Morì nel 1945 a Milano, dove venne sepolta – anche se ad oggi le sue spoglie si trovano nella Chiesa di san Francesco a Lodi.

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